Monselice veneziana

Percorso:
Piazza San Marco, Via delle Grole, Ponte delle Grole, Via Avancini, Via Moraro scalette, Riviera Belzoni, Via XI Febbraio, Via XVIII Aprile, Via del Santuario, Via delle Sette Chiese, Scalone dell’Imperatore, Via San Martino, Via Santo Stefano Superiore, Via Mandiferro, Via San Luigi, Via Matteo Carboni, Via Santarello.

VILLA CONTARINI:
Villa veneta del ‘700 con facciata in tipico stile architettonico veneto, venne ampliata nel corso del ‘700 con l’aggiunta di due torri.

VILLA PISANI:
Attualmente prestigiosa sede di eventi e mostre, fu fatta costruire dal nobile Francesco Pisani, per il quale costituiva una vera e propria stazione di sosta per brevi soggiorni durante il lento viaggio da Venezia per via fluviale verso le proprietà che la famiglia possedeva nella bassa tra l’Adige e i Colli Euganei (1560 circa). La facciata viene attribuita all’architetto Andrea da Valle, attivo nel territorio tra il 1540-60 ed è suddivisa da lesene che terminano con capitelli in cotto d’ordine corinzio, a queste si sovrappone un  timpano triangolare che alloggia lo stemma dei Pisani sorretto da due Vittorie in stucco forte.
Gli interni, riprendono lo schema della casa veneta: ampia sala centrale e ambienti disposti ai lati. Le sale sono interamente affrescate con paesaggi e soggetti mitologici racchiusi entro finte membrature architettoniche. Lo stile richiama artisti vicini alla scuola di Paolo Veronese.

PALAZZO FEZZI:
Edificio cinque-seicentesco con polifore e finestra balconata centrale in asse con il portale a bugnato piatto in trachite, come tutte le cornici e i cornicioni.

VILLA NANI-MOCENIGO:
Residenza della nobile famiglia veneziana, eretta alla fine del ‘500 su una torre trecentesca, gli elementi caratterizzanti sono il monumentale portale d’ingresso in trachite, la scalinata ornata da statue di nani progettata tra il ‘600 e il ‘700, che conduce ad un tempietto votivo con un nicchione centrale affiancato da colonnine tuscaniche, nicchie laterali e  muro di cinta d’epoca tardo-settecentesco.

SANTUARIO GIUBILARE delle SETTE CHIESE:
L’Arco di Porta Romana segnala l’ingresso al Santuario, composto da sei cappelle costruite tra il 1605 e il 1615 ad  imitazione delle Basiliche Romane, punto di inizio di un pellegrinaggio sacro e dove nel 1605 vennero accordate da Papa Paolo V le stesse indulgenze concesse ai devoti delle Basiliche Maggiori di Roma. Lo Scamozzi progettò piccole cappelle, ognuna sopraelevata con gradoni. L’interno è caratterizzato da elementi decorativi, cornici e architravi in trachite.Ogni cappella ospita una  tela di Palma il Giovane. Il percorso si conclude con l’oratorio di San Giorgio, in passato cappella privata della famiglia Duodo.

VILLA DUODO:
Nel 1589 il nobile Francesco Duodo commissionò a Vincenzo Scamozzi una residenza familiare e un oratorio cinquecentesco, entrambi eretti sulle rovine di un’ antica torre medievale e di una cappella. La villa è costituita da un semplice prospetto centrale a serliana entro edicola e timpano triangolare. Nel 1740 ca. la villa venne ampliata con un’ala frontale decorata da bassorilievi, un progetto riconducibile all’architetto Andrea Tirali.

PALAZZO TASSELLO:
Si tratta di un edificio seicentesco con tradizionale pianta a salone passante sulla via che unisce il castello con la costa San Martino.

CA’ PARADISI-CAPODIVACCA:
Appartenente all’antica famiglia dei Capodivacca, famiglia padovana, presente a Monselice già nel Duecento, situata in Via San Luigi, si tratta di un archittettura Quattrocentesca con trifore ad archi a tutto sesto abbelliti con palmette decorative. Nelle parti laterali dell’edificio sono presenti monofore trilobate. Le pareti del salone interno all’ultimo piano sono affrescate con decorazioni simili ad un rivestimento marmoreo e ad un tessuto drappeggiato.

CA’ BERTANA:
Costruita tra il ‘400 e ‘500, l’edificio è caratterizzato da un ampio portico che conduce ad un portale affiancato da finestre in pietra tenera e impreziosita da una quadrifora centrale di pietra tenera di Nanto, decorazione di gusto “lombardesco” in voga a Padova in quegli anni. Si segnalano i pilastri a candelabro, colonnine tortili, capitelli compositivi, fasce a dentelli, palmette, foglie d’acanto e vasi ansati.

CA’ DUODO:
Situata nelle vicinanze di Porta Vallesella, si tratta di un edificio tardo gotico. L’elegante largo portale è sovrastato dalla bella esafora al piano nobile, con due monofore ai lati. Gli elementi decorativi riprendono motivi utilizzati a Padova già nella metà del Quattrocento