Monselice Suggestioni Medievali

Percorso:
Via San Martino, Via Matteo Carboni, Via Mandiferro, Via Santo Stefano, Piazza Mazzini, Via del Santuario, Via Sette Chiese, Rocca Mastio.

Partenza da Porta San Martino.

CHIESA DI SAN MARTINO:
Antica chiesa citata nei documenti del 970, appartenente al monastero benedettino di Santa Giustina di Padova, nel Cinquecento venne ampliata, ristrutturata nel 1749 e consacrata da Papa Clemente XIII. La facciata si presenta semplice, l’interno ad aula unica conserva un ciclo pittorico attribuito a Vincenzo Damini e dipinti della scuola di Gaspare Diziani. Da segnalare la presenza sul pavimento di diverse lastre iscritte sulle sepolture di religiosi che vi hanno officiato.

PORTA VALLESELLA:
Porta Vallesella, definita la sesta porta della città di Monselice, è chiamata così perché portava verso le valli di Pozzonovo. Fu costruita nel periodo di dominio della Serenissima e fu demolita nel 1827. Aveva due porte con saracinesche ed era difesa da due torri.

CA’ DUODO:
Situata nelle vicinanze di Porta Vallesella, è u edificio tardo gotico. Vi si trova un elegante largo portale sovrastato dalla bella esafora al piano nobile, con due monofore ai lati. Gli elementi decorativi riprendono motivi utilizzati a Padova già nella metà del Quattrocento.

CHIESA DI SANTO STEFANO:
La navata centrale due-trecentescadi Santo Stefano presenta un prospetto a capanna e termina con tre cappelle absidate. Nel Quattrocento venne costruito il campanile posto tra il blocco del convento e la chiesa. L’aggiunta delle due navate laterali risale alla metà del Settecento.

TORRE CIVICA E TRATTI ANTICHE MURA:
La torre civica, nota anche come torre dell’orologio, fu costruita nel 1244 insieme ad altre opere di difesta della città da Ezzelino da Romano, vicario dell’Imperatore Federico II di Svevia. All’interno conserva una delle campane più antiche d’Europa, fusa nelle Fiandre e qui collocata sul finire del Quattrocento. Collegate alla Torre Civica, sono conservati tratti delle posenti mura medievali che proteggevano la città.

ANTICA PIEVE DI SANTA GIUSTINA:
Costruita per volere del Cardinale Simone Paltanieri nel 1256 sui resti di un’antica chiesa denominata San Martino Nuovo e situata in corrispondenza dell’attuale abside, originariamente l’antica chiesa pievana intitolata alla martire padovana Giustina (304 d. C.) si presenta ad impianto tardo romanico con elementi decorativi gotici in trachite ed in cotto. Il campanile romanico-lombardo è del 1200. La facciata in trachite è divisa da cinque paraste di mattoni, con rosone ed ornata da due bifore. Le finestre sono a strombo, gli archi a tutto sesto. Il portale è preceduto da un elegante protiro di stile gotico (l’affresco della lunetta posto sopra il portale è di Antonio Soranzo, 1931).
Grazie ai restauri del 1927- 1931 sono state eliminate tutte le superfetazioni barocche.
Lo stile si ispira agli ideali di povertà ed austerità ben espressi ad esempio nelle chiese dei Servi e degli Eremitani a Padova. L’interno è ad unica larga navata, ha un’abside quadrangolare con volta a crociera e due cappelle laterali.
Vi si trovano inoltre pregevoli opere d’arte, tra cui il Polittico di Santa Giustina della metà del XV secolo e la tavola con la Madonna dell’Umiltà attribuita ad Antonio da Verona (1421), il cui originale è custodito nel tesoro del Duomo.
All’interno sono state collocate numerose tele provenienti dalle chiese e conventi soppressi della Città di Monselice. Si segnale una statua in pietra di Santa Giustina attribuita a Silvio Cosini (1535 ca.), un cippo funerario del I secolo d.C. e quattro formelle a bassorilievo attribuite a Giovanni Marchiori (1696-1778).

MASTIO FEDERICIANO:
Fatto erigere per volontà dell’Imperatore Federico II di Svevia, che in visita a Monselice nel 1239 nominò la Città stessa “camera speciale imperiale”, per volere dell’Imperatore, il Mastio venne eretto sulla sommità del colle, demolendo la Pieve di Santa Giustina e riutilizzando le strutture religiose annesse. E’ una struttura difensiva posta sulla sommità del Colle. La Pieve venne in seguito ricostruita più in basso (cfr. antica Pieve di Santa Giustina).La costruzione militare organizzata su più piani invece fu realizzata completamente in blocchi di trachite, la base troncopiramidale non presenta nessun accesso al piano terra, l’unico accesso tuttora possibile è in quota a otto metri d’altezza. La struttura risulta ancora oggi inserita in un complesso di fortificazioni, le cui parti più antiche vengono fatte risalire al  VI secolo.

IL CASTELLO DI MONSELICE:
Fortezza altomedievale ristrutturata da Ezzelino III da Romano nel XIII secolo e ampliata dai Carraresi nel secolo successivo, trasformato in residenza dalla nobile famiglia veneziana dei Marcello, assume l’aspetto attuale alla fine del ‘400. Nel 1942 diviene museo per opera del Conte Vittorio Cini che lo arricchisce di preziose collezioni d’armi mobili e suppellettili. È costituito da 3 blocchi di edifici in posizione leggermente elevata: Casa Romanica e Castelletto sorti sui resti di una struttura difensiva (XII – XIII secolo), la Mole in trachite e laterizio del Castello Ezzeliniano (XIII) e l’Ala Marcello (XV). Nel Castelletto sono stati rilevati arredi autentici, tra cui un studiolo (detto “del Petrarca”) e una sala con affreschi trecenteschi.